venerdì 6 novembre 2009

Casadimattoni Terzo Anno

Dalle ore 16.00

Mostra intervento Mauro Sioli
Fotoreporter

Maurizio Carbone in
Suoni della madre terra
Batterista percussionista
(www.myspace.com/mauriziocarbone)

L’ora del tè
Rito Africano
Rito Afghano

Buffett e castagnata

DjSet dadaumpah + signorina d.
http://www.myspace.com/dadaumpah

Una casa in mostra
Installazione scenografica



Mauro Sioli
Fotografo freelance, lavora per le più importanti testate giornalistiche nazionali; impegnato a documentare le situazioni nei paesi in conflitto (Afghanistan, Iraq, Palestina),bpresenterà alla casadimattoni un video-documento sul fenomenobdelle migrazioni.

Maurizio Carbone
Batterista, percussionista, compositore ed educatore napoletano.
Partecipa a numerose collaborazioni musicali: Dom Um Romao, Garrison Fewell, Pedro Aledo (Ensamble Mediterraneen),v John Marshall (Ray Charles, Aretha Franklyn…), James Thomson
(Zucchero), Joe Amoruso (Pino Daniele, Gato Barbieri). bTour europeo con i ZEZI (musica etnica), Partecipa inoltre come musicista in performances con: Luis Sepulveda (Cile), Jack Hirschman (Usa), Izet Sarajlic (Bosnia), Jorge Enrique Adoum (Equador), Alberto Masala (Italia)
Lance Henson (cheyenne-Usa) e altri. Pubblica due Cd, “Tribù Mediterranea” – “Madreterra” e insiemeallo scrittore giornalista Marco Cinque, pubblica il libro: “Pena di morte? No grazie (un viaggio nelle scuole italiane)” Multimage edizioni.

Dadaumpha e Signorina D.
Educatore Dj, Dadaumpah è impegnato nell’animazione di strada nei quartieri dell’interland milanese. Presenterà alla casadimattoni un DjSet Reggae/Drum&Bass.
Incursioni Roots della Signorina D.

giovedì 1 ottobre 2009

روما أكتوبر 17 بيازا ديل ريبوبليكا ، 14.30


ROMA 17 OTTOBRE 2009
Piazza della Repubblica, ore 14.30

Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centro destra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di “immigrazione clandestina” e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste.
E’ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo.
Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all’Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d’ordine׃

• No al razzismo
• Regolarizzazione generalizzata per tutti
• Abrogazione del pacchetto sicurezza
• Accoglienza e diritti per tutti
• No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
• Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
• Diritto di asilo per rifugiati e profughi
• Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
• No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
• Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
• Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
• Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
• A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro

Comitato 17 ottobre

Per adesioni: comitatoroma17ottobre@gmail.com

COMUNICATO MANIFESTAZIONE IN ARABO
، روما أكتوبر 17
بيازا ديل ريبوبليكا ، 14.30
Manifestazione Nazionale
manifestación nacional
manifestation nationale
ف 7 أكتوبر ، 1989 نزل مئات اللف من الشخاص إل روما ف أول مظاهرة كبى ضد العنصرية
ف يوم 24 أغسطس من نفس السنةف منطقة فيل ليتينو بقاطعة كاسيتا ت اغتيال اللجئ النوب افريقي ، جيي ماسلو
بعد مرور 20 سنة، ل تزم العنصرية بعد ول زالت تلف الضحاياو تتم تغذيتها من سياسات حكومة برلسكون. "الزمة المنية " الت
وافقت عليها أغلبية وسط اليمي تأكد وجود نية اضطهادية بإدخال جرية"الجرة السرية" ومموعة من القواعد الت تزيد من تإزي الظروف
العيشية للمهاجرين ، وتس بالكرامة والقوق الساسية. هذه الالة الأساوية تشجع و تشرعن الوف والعنف داخل التمع ضد أي
تنوع. ف نفس الوقت ،الذي أصبح فيه مضيق صقلية، مقبة برية، يستمر با موت الئات من البشر الذين ياولون ل الوصول ال شواطئنا
حان الوقت للتحرك ، ولنبن معا ردا نضاليا و تضامنيا من أجل الدفاع عن حقوق الميع ورفض كل أشكال التمييز لوقف انتشار العنصرية
لذا فإننا نناشد جيع المعيات العلمانية و الدينية،النقابات العمالية والركات السياسية والجتماعية وكل الشخاص للنول إل الساحة لناز
مظاهرة شعبية كبى يوم 17 اكتوبر قادرة على إعطاء الكلمة للمهاجرين و ليطاليا الخرى الت ل تقبل العنصرية، مظاهرة ترتكز على
الشعارات التالية
ل للعنصرية
تسوية قانونية معممة
إلغاء الحزمة المنية
الستقبال والحقوق للجميع
ل للرجاع الجماعي وللتفاقات الثنائية التي تنص عليه
فك الصلة بين رخصةالقامة و عقد العمل
حق اللجوء للجئين و"المشردين”.
الغلق التام لمراكز تحديد الهويةو الطرد
ل للتعارض و الصراع بين اليطاليين والجانب في الستفادة من الحقوق
الحق في العمل والصحة والسكن والتعليم للجميع
الحفاظ على تصريح القامة بالنسبة للذين فقدوا العمل
مناهضة جميع أشكال التمييز ضد الشخاص المثلي الجنس ، والمثليه والمتحولين جنسيا
بجانب جميع العاملين و العاملت للدفاع عن منصب الشغل

COMUNICATO MANIFESTAZIONE IN INGLESE

National antiracist demonstration
Rome, October 17th, 2009
Piazza della Repubblica, 2.30 p.m.
On October 7th 1989 hundreds of thousands demonstrated in Rome for the first large march against
racism. The same year, August 24th, in Villa Literno in the province of Caserta, the South-African
refugee Jerry Essan Maslo had been killed.
Twenty years later racism has not been defeated, it still causes victims and is being fuelled by the
policies of the Berlusconi government. The “pacchetto sicurezza” approved by the centre-right
majority, by introducing the crime of “illegal immigration” and a number of provisions worsening
the living condition of migrants, follows a persecutory intent and violates their human dignity and
their basic rights.
This dramatic situation is dangerously encouraging and legitimizing fear and violence against any
diversity within the society.
Meanwhile in the Sicilian sea, by now turned in to a real marine cemetery, hundreds of human
beings are dying in the attempt to reach our coasts.
It is time to react and to work together for the building up of strong reply made of struggle and
solidarity for defending the rights of all, for the refusal of any form of discrimination and to stop the
growth of racism.
We therefore call on all secular and religious associations, on Trade Unions, on social and political
organizations, on all movements and on any single person to join the demonstration on October 17th
for a large mobilization able to give voice and visibility to migrants and to the Italy which does not
accept racism, following these paroles:
against racism
generalized regularization for all
abrogation of the “pacchetto sicurezza”
welcome for all
against the rejections and the bilateral agreements providing them
neat rupture of the connection between the stay-permit and the work contract
asylum rights for refugees
definitive closure of “Identification and Expulsion Centres” (CIE)
against the contraposition of Italians and migrants in accessing rights
a right to work, to health, to housing and education for all
preservation of the stay-permit for those who lost their jobs
against any form of discrimination against GLBT
standing with all workers in struggle for defending their jobs

venerdì 5 giugno 2009

PERMESSO DI SOGGIORNO IN NOME DI DIO

L‘iniziativa dei comboniani di Castelvolturno, contro il "clima razzista" che si respira in Italia.

Roma – 1 giugno 2009 - Flussi d’ingresso bloccati, guerra aperta ai clandestini, guai a parlare di regolarizzazione. Di questi tempi, a chi vuole mettersi in tasca un permesso di soggiorno non resta che pregare. E chiederlo direttamente al Padreterno.

Ci sarà un ragionamento di questo tipo dietro i permessi di soggiorno “in nome di Dio”, che i Missionari Comboniani di Castelvolturno vogliono distribuire a tutti gli immigrati irregolari. Una provocazione già lanciata nel 2003 e riproposta oggi, in tempi di pacchetto sicurezza, perchè “a distanza di 6 anni, -sostengono i religiosi - la situazione sull'immigrazione è notevolmente peggiorata”.

Il fac-simile del “permesso di soggiorno per stranieri” vergato dall’Altissimo è già pronto. Ha carta intestata “Ministero del Regno di Dio – Amministrazione della Pubblica giustizia – Dipartimento della pubblica accoglienza” e quella formula “in nome di Dio” che spingerà molti poliziotti a togliersi il cappello mentre controllano il documento.

I Comboniani propongono di distribuire i permessi il 20 giugno, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, e mentre raccolgono adesioni da tutta Italia, denunciano il “clima razzista e xenofobo” creato dall’ “avvento al governo di partiti e forze “eversive”, come la Lega”. Questa, accusano, “ha fatto dell'immigrazione il cavallo di battaglia per ottenere voti e così poter arrivare a Roma. Inoltre ha creato in alcune parti dell'Italia un cieco settarismo che ha coinvolto anche il mondo cattolico “.

Da missionari che conoscono il mondo, i padri di Castelvolturno ricordano allora che “il destino degli immigrati è anche il nostro”. “Oggi li rifiutiamo e li respingiamo nella nostra terra, dimenticando che noi siamo presenti nella loro terra molto spesso come coloro che sfruttano le loro ricchezze economiche, derubandoli, e corrompendo governi per impossessarsi di materie prime. Quindi, non si stratta solamente di un problema di carità o di bontà, ma di giustizia e condivisione”.

All’impegno civile, questi frati di frontiera sanno però accompagnare anche il rispetto delle tradizioni. Se il Viminale sforna ormai permessi di soggiorno elettronici, i permessi di soggiorno in nome di Dio sono stampati solo su carta, naturalmente celeste.

Elvio Pasca

venerdì 8 maggio 2009

SINDROME COMUNE: GIAMPATIC E IL SUO OSSO SACRO

Lavorare con Antonio Rezza e Flavia Mastrella e tutti i ragazzi della troupe spontanea costituitasi come GRUPPO QUARANTENA è stata un'esperienza micidiale, spossante, frenetica, devastante. In definitiva meravigliosa.

Tutta la fatica e la soddisfazione mi si sono accumulate sull'osso sacro e dal giorno successivo alla fine di Paesaggi Umani 09, il nostro (posso dirlo?) anomalo festival, non ho più potuto deambulare come una persona nel pieno possesso delle sue facoltà motorie. Piegato in due come un vecchio giunco vago per la casadimattoni nel tentativo (fisico) di mettere ordine (mental/emotivo) alla memoria iperdensa dei 3 giorni di laboratorio, anche detto Sindrome Comune.

Come in una specie di miracolo collettivo l'intero gruppo di 35 persone è riuscito, sotto le micidiali cure e i trucidi insegnamenti di Antonio e Flavia, a trasformare quello che l'anno scorso avevamo chiamato un esperimento di videocrazia collettiva, ovvero il lavoro di riprese e di interviste sul territorio della scorsa edizione dei Paesaggi, in una vera e propria produzione filmica, con tutti i crismi che una buona produzione richiede, dal superlativo montaggio, alle musiche originali, al discreto audio, fino a un eloquente backstage. Al punto che neanche il Rezza e la Mastrella, così attenti alla qualità e alla forma dei loro lavori, hanno potuto evitare di apporre la loro firma in calce al lavoro finito.


Lo scorso anno il GRUPPO QUARANTENA infatti si era mosso all’unisono per 3 giorni sotto le direttive dei due performers, spostandosi come un'abnorme troupe televisiva e seminando il panico tra gli abitanti di Monteleone di Fermo e di Servigliano, minuscoli comuni della provincia di Ascoli; alternando fasi teorico-riflessive di preparazione ad azioni di tipo video-documentario, alla ricerca di volti, di gesti e di voci che, nel loro ambiente urbano e naturale quotidiano, il collettivo intendeva raccontare i “paesaggi umani” di quei luoghi, da catturare con l’aiuto della tecnologia e da reinterpretare. L’incontro con gli elementi umani del paesaggio, con le loro reazioni e con le loro storie si era rivelato più dinamico e dialettico del previsto.Ognuno dei partecipanti, attrezzato a secondo del ruolo scelto (produttori, segretari di produzione, intervistatori, tecnici di ripresa audio-video, fotografi, operatori del backstage, montatori) faceva la sua parte nella numerosa equipe che, via via, avvicinava, coinvolgeva, intervistava e riprendeva le persone del luogo, colte (anche “di sorpresa”, soprattutto per una troupe così numerosa) nei loro ambienti e nelle loro occupazioni quotidiane, con un’attenzione particolare nel lasciar emergere, oltre le convenzioni e il condizionamento del medium tecnologico, le emozioni più autentiche e significative delle persone. Tutto il gruppo aveva così dato il suo contributo per la costituzione di un archivio di circa 14/15 ore di girato (interviste o interviste “mute”, sedute teoriche e backstage) e di migliaia di foto, che hanno costituito la base per il lavoro di post-produzione concluso tra l'1 e il 3 maggio di quest'anno.

Questa volta i quarantenati, segregati da Antonio e Flavia nel buio di un cantinone sotto la casa di mattoni, la comunità di Monteleone, hanno lavorato senza sosta, senza ristoro e senza sonno alla selezione delle immagini, al montaggio, all'audio, all'extrage e alle musiche, pur di arrivare alla festa di chiusura con la loro Sindrome Comune pronta per la prima visione.

Così Sindrome Comune è diventato un film.

Che a breve, speriamo molto a breve, presenteremo al pubblico e cercheremo con ogni mezzo di diffondere. Perchè è un opera che parla di singole persone, talvolta di solitudini, dal punto di vista di una collettività, nella tensione spasmodica al cambiamento. Nella volontà di un "ripristino immediato" dell'incontro, della condivisione, della comunità. Che la Sindrome Comune dilaghi presto in epidemia.

Finire il cortometraggio è stato una gran felicità. Una gran fatica. Lo sa bene la mia schiena.

Giampaolo Paticchio


giovedì 23 aprile 2009

PAESAGGI UMANI - SINDROME COMUNE 2

Ci siamo ragazzi, dal 1 al 3 maggio anche quest’anno riprende vita all’interno del Festival Saggi Paesaggi della Provincia di Ascoli Piceno, dedicato alla lettura del paesaggio a 360°, la sezione speciale Paesaggi Umani realizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali con la collaborazione di Comunanze.net.


Dopo la positiva ed entusiasmante esperienza dell’edizione passata, vi invitiamo anche quest’anno a partecipare ai workshop creativi condotti da Antonio Rezza e Flavia Mastrella (laboratorio ludico-audiovisivo sulla comunità e sul territorio, Sindrome Comune) qui alla casadimattoni e dalla compagnia teatrale Improvvivo (laboratorio sull’improvvisazione teatrale, Io sono, Tu sei) a Servigliano, per cui è necessario iscriversi entro il 30 aprile.

Il programma è densissimo e pieno di sorprese: cominciamo con un favoloso 1 MAGGIO insieme, al Parco delle Rimembranze di Grottammare, con Pitecus, spettacolo teatrale di ANTONIO REZZA e FLAVIA MASTRELLA, chi conosce l’arte e il genio stravagante di questi due autori, registi, attori, sa che non potrà assolutamente mancare e, a seguire, la lezione di giornalismo partecipativo di GENNARO CAROTENUTO e l’atteso concerto, ultimo della tournée, di GINEVRA DI MARCO con il suo nuovo lavoro Donna Ginevra, all’interno del progetto Stazioni Lunari.

E’ possibile leggere maggiori informazioni sulla sezione dedicata, mentre per la partecipazione ai workshop è già possibile iscriversi attraverso il format dedicato.

Vi aspettiamo allora per stare insieme, divertirci e vivere le comunanze!

Restate linkati per aggiornamenti e approfondimenti sul festival su www.comunanze.net

giovedì 9 aprile 2009

KALANDIACHILDREN

http://nuke.kalandiachildren.com/Home/tabid/466/Default.aspx


La web tv si chiama -KALANDIACHILDREN-messa su in due settimane in Palestina nel campo profughi di Kalandia. E' importante che sappiate che le telecamere sono solo utilizzate dai bambini, che entrano nelle loro case, per strada e ci mostrano la loro vita. Il loro punto di vista è straordinario, diretto ai piccoli, ma anche ai grandi.

ps. tantissimi grazie a tutti quelli che, in queste due settimane, hanno inviato messaggi di sostegno. I bambini li hanno letti con grande emozione. Continuate a seguirli!

Fratelli abruzzesi

Profonda solidarietà ai fratelli abruzzesi,
vittime inconsapevoli della natura catastrofica, dell'incoscenza dell'uomo,
di una civiltà che, sempre più,
sta perdendo il senso della realtà e il buonsenso...
Tutti i ragazzi della casadimattoni, gli operatori e gli amici sono vicini
a coloro che hanno perso i loro familiari e alle persone che, purtroppo,
a riflettori spenti,
dovranno cavarsela da soli.

Noi non vi lasceremo.

casadimattoni

sabato 4 aprile 2009

CHE VITA DA SCHIFO

Lazio/ All'Ostiense 24 minori afgani dormivano
anche nei tombini


Un centinaio di persone in un dormitorio abusivo alla stazione
Roma, 3 apr. (Apcom)


Un gruppo di bambini afgani che viveva a Roma in pieno centro, tra i rifiuti e la sporcizia della stazione Ostiense in mezzo ad altri disperati, costretti a dormire per terra o infilati nei tombini, un posto addirittura privilegiato perché caldo: è questa la drammatica realtà di un gruppo di immigrati tra i 10 e i 15 anni raccontata da un servizio di Sat 2000. I minorenni, 24, tutti tra i 10 e i 15 anni, profughi afghani scampati alla guerra e a un lungo viaggio, sono stati trovati dalla Polfer durante un normale servizio di ricognizione alla stazione Ostiense. Con loro nel dormitorio abusivo della stazione anche 93 adulti, accampati tra i binari. I minori sono ora in strutture di accoglienza. In seguito alla segnalazione della polizia ferroviaria dei minori afghani trovati a piazzale Ostiense - ha poi spiegato l'assessore alle Politiche sociali del Campidoglio, Sveva Belviso - la sala operativa sociale del Comune di Roma è immediatamente intervenuta ed ha accompagnato i ragazzi in due strutture di accoglienza convenzionate con l'amministrazione capitolina. Le immagini e le testimonianze, raccolte da Sat 2000 rivelano sotto il coperchio dei tombini coperte e cartone: sono qui i giacigli dei disperati della stazione Ostiense, si dorme solo accovacciati o in verticale, con un pertugio aperto per respirare, ma un posto privilegiato persino, perché al caldo e per questo si pagava. Chi li ha visti ha detto che entrano di notte, e all'alba escono. Invisibili. E Belviso lancia l'allarme: i centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Roma sono pieni, perché la domanda è raddoppiata negli ultimi quattro mesi. Quello dei minori afghani così "è solo un esempio di una situazione che a Roma sta diventando sempre più difficile: in soli 4 mesi la richiesta di accoglienza di minori non accompagnati è aumentata del 100%". I 900 posti offerti nelle cento strutture di accoglienza, tra accreditate e convenzionate, sono ormai saturi e - avverte l'assessore - "spesso siamo costretti ad appoggiarci ad altre regioni, con costi molto elevati".


domenica 22 febbraio 2009

TEATRO A MONTOTTONE

Ecco le foto delle prima performance del laboratorio di teatro della casadimattoni alla festa di carnevale della comunità per anziani di Montottone. Grande successo per la tre scene recitate da Serwan, Mela e Gigi e per il video "Ognuno è diverso" proposti dalla casadimattoni. Come sempre vi aspettiamo ogni lunedi sera nel nostro teatro...fatto di mattoni.


venerdì 9 gennaio 2009

TEATRO DI MATTONI

LUNEDI 12 GENNAIO ORE 21.00 INAUGURAZIONE LABORATORIO TEATRALE ALLA CASADIMATTONI, SIETE TUTTI INVITATI A MONTELEONE DI FERMO, IN VIA ROMA, VI ASPETTIAMO